Wednesday, March 31, 2010

Primavera del nord emisfero


Si sente nell'aria fredda che ti colpisce
il viso come un schiaffo appena dai un
sguardo al mondo. Esco e vado in giro per il
mercato dove giace, in angoli al riparo
del vento, fiori primaverili con punte
congelate per aver passato una nottata da
cane sotto un cielo stellato e gelido.
Cerco un maglione tra le grande collezione
cinese delle bancarelle che oramai sono
parte del decori del mercato, ma io no sono
una cinese e cosi niente sembra di mio gusto,
stringo la mia giacca senza forme strettamente
ancora di più al mio corpo e mi chiedo se
qualcuno ci fa caso di suo stato di
strofinaccio per lavare i pavimenti di casa,
ma dovrò aspettare a la fine del mese per
contare i centesimi che mi restano nelle mane
e ritornare nel mercatino per cercare un altro
strofinaccio in migliore condizione che
chiamano maglione. Haaa finalmente la
vecchia banchina con cuori e cuoricini,
messaggi di salute e d'amore, di odio e di
candore infantili e oramai libera e
sedersi li e come fare un salto nel passato,
quando no avevamo i soldi per un passaggio
i sabati sera, ma le nostre idee e desideri
ci portava in posti esotici sfogliati sulle
riviste lasciato dietro da persone che no si
preoccupavano della pianeta. Purtroppo
questa sera l'aria e piena di una sottile
tristezza che accompagna i più audaci mentre
ci sbatte in faccia ancora a l'apertura dei
occhi un vento freddo che ha il sapore di
una primavera che si fa desiderare tra un
spiraglio di luce che arriva nonostante i
tuoi silenzi, mi spingi e faccio un passo
indietro e rimango in silenzio e sarò li
ad aspettare la prossima primavera tanto ho
perso quella che mi e passato senza vederla
per buone ragione....

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