Thursday, November 4, 2010

Riconoscersi

La mia mente lavora senza sosta.
Mi chiedo il perché di tanta fatica
per ricordare il tempo, gli eventi,
gli oggetti, le persone.
Se la memoria non mi sovviene
durante il giorno o quando dormo,
presumo  allora d’essere ostaggio
della mia senile demenza !
Tutto è confusione. La realtà è deformata.
Un odore, un finto sorriso,
le note di un'aria musicale che sfugge,
niente, proprio niente, mi conduce
a ricordare ciò che la ragione cerca,
invano, nella nebbia della mia mente.
Mi hanno dato un bracciale
con le lancette puntate verso casa,
ma io non so leggere la direzione. 
Sopra c’è anche un minuscolo bottone,
e quando lo premo una voce mi chiede,
chi sono, dove sono e che cosa faccio lì.
Ritorna a casa tua”, mi dice.
Nel mio cervello, quella voce meccanica,
incalza, non si arrende mai.!
Forse è la voce della mia coscienza,
o forse quella d’un bugiardo che m’inganna,
dicendo che è solo per il mio bene!
No, non ascolterò nessuno.
Resto qui e non mi muovo.
Lascerò che mi cerchino per le strade,
per i campi, negli ospizi, 
lascerò che il mio tormento sia anche il loro....
Spero solo che trovino la mia carcassa
in questo sperduto angolo buio,
prima che la mia anima si stanchi
e svanisca nel silenzio invadente 
qui, a due passi da casa mia.

Per i sofferenti di Alzheimer.

NB: Un grande ringraziamente al Signore 
Davide - che nominero come il mio professore
d'Italiano ed del suo aiuto. Grazie amico.

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