Tuesday, January 29, 2013

A citta di Puliciné

Puliciné tu nu ci si piccolo, piccolo
ma sci dispituse,
cu na facce di santariel,
ucchi piu nere di n'curve
Puliciné fuiv tra e bancarelle,
Nesciune lu potev'ferma.
O'Puliciné com'fai a scappa cusi.
Fai ridir'a i muorti
e muri chil ca vo acciapa te.
i musicant ti fan canta,
ma tu piglie piu di nu cantant,
ti piglie e belle uaglucenl,
ti pens'ca si bielle ma la vuaglincel
no ti vuo a te.
ma pure mamat'nu voleve di te.
Puliciné nisciune
ti sentiv'arriva, e fin'a
i cani volev'ne nu pieze e te.
Puliciné ti itase nu sac e farine
e cusi diventast ianco, ti
missi nu fazzuletto neri e
nu nas'a corna, e cusci
facist'u pazz miezz a le piaz
aturn'e napule.
O Puliciné chi ti piglia've a
caucci e chi ti dev'na tozz'e
pane.  Chi sa che fine si fat
ma prima di t'ne i,
lasciast'la maschiera  p'nu
ricurdo tuo a cusci mo
u mun inter'ne vuol'una.
Puliciné si fatt'parla nu mun
di te. e napule ancore giange
pe te, su u teatrine dov'e a
voce si fa senti da u vesuv
a la ciese e san genar, pero
se tu riveniss quand'e uaglioncelle
ti curris'ne appriess.
Puliciné nesciun'puo piglia
u post'tuo, ne iettand'nu
sac e farine e ne mettiend'na
maschier...
napule ti salute Puliciné!

NB: Questa storia mi ha sempre
incuriosita, so che non riusciro mai
a rende omaggio a questa storia,
ma teneva a rendere questo mio
contributo a la 'MASCHERA'
piu conosciuto del mondo.

Monday, January 28, 2013

Umore

L'umore cambia come il tempo.
Una volta e meraviglioso - con il sole.
A volte e piene di noia - tante di quelle nuvole nere.
Certe volte e pieno d'incertezza - un vento ti gelo l'anima.
Magari aspettiamo l'estate che porta con se,
colore, calori.

Thursday, January 17, 2013

Sognava....

Che stupida...
il mio sogno era solo un incubo, 
certamente non era felicissimo,
io correva e no voleva fermarmi.
Avevo una strana sensazione,
mi aspettavo di sentire il calore
sotto i miei piedi pieni di sabbia
bollente...
Dio com'è fredda questa sabbia,
come mai gli occhi mi bruciano
e la mia gola si chiude?
Di colpo spalanco gli occhi
e mi ricordo di quel sogno:
c'era della neve sotto i miei piedi,
non era sabbia dorata!
Cosi e un po come la vita che vorremmo 
ma che in realtà e tutt'altro......

NB:Davide grazie!


Monday, January 14, 2013

Winter blues....


Corro per un prato bianco,
e inciampo nella neve cercando di stare in bilico,
ma non riesco più a fermarmi.
Il cielo è a momenti  luminoso,
e un istante dopo si fa nuvoloso
così la mia ombra si perde sulla neve.
Sento alle mie spalle una nuova bufera,
mi guardo intorno accecata
da una tormenta di minuscoli fiocchi di neve,
ma è troppo scuro o troppo luminoso.
Il fiato viene a mancarmi
e mi ritrovo in ginocchio con gli occhi semichiusi,
confusa da questa situazione
che mi scivola tra le mani.
Sarà forse  il cielo che vuole riprendermi
o forse  l'uomo che mi rincorre
senza mai raggiungermi.......

NB: Se non ci aiutamo tra di noi
arrivera un giorno che sara troppo tardi.
Grazie te amico Davide.

Thursday, January 10, 2013

"Se il tramonto mi aspettasse,
con lui condividerei la mia vita,
gli darei suggerimenti
sapendo che non me li ridonerà.
Lascerei i miei sentimenti fuggire e
raggiungere quell'orizzonte,
sperando, aspettando,
le sorprese che mi riporterebbe,
per il prossimo tramonto.
Mi regalerà onde colorate,
facendo del tutto per immortalarle
nelle mia mente e fotocamera,
per poi regalarle ai appassionati
di tramonti, come me seduti li ogni
sera spettatori insaziabili delle meraviglie
a noi concessi dalla natura...."

Sunday, January 6, 2013

Finestra


Guardare ad una finestra,
priva di sfondo
la tua vita scorrere
su una pellicola bianca nera
e non riesci a fermarla.
La pellicola,
invecchia
davanti ai tuoi occhi.
Quando mai,  
la pellicola,
si ferma e svanisce nel nulla
come una vita senza valore.....

Tuesday, January 1, 2013

Ora so cosa mi ha portato... l'anno nuovo

La morte non è niente.
Sono solamente passato dall'altra parte:
è come fossi nascosto nella stanza accanto.
Io sono sempre io e tu sei sempre tu.
Quello che eravamo prima l'uno per l'altro lo siamo ancora.
Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare;
parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato.
Non cambiare tono di voce, non assumere un'aria solenne o triste.
Continua a ridere di quello che ci faceva ridere,
di quelle piccole cose che tanto ci piacevano
quando eravamo insieme.
Prega, sorridi, pensami!
Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima:
pronuncialo senza la minima traccia d'ombra o di tristezza.
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto:
è la stessa di prima, c'è una continuità che non si spezza.
Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista?
Non sono lontano, sono dall'altra parte, proprio dietro l'angolo.
Rassicurati, va tutto bene.
Ritroverai il mio cuore,
ne ritroverai la tenerezza purificata.
Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami:
il tuo sorriso è la mia pace.

Autore: Sant'Agostino